Ieri, 17 giugno 2020 è stata presentata, in Corte di Cassazione, una proposta di legge per modificare le attuali norme del codice civile e penale contro il maltrattamento degli animali. Ne avevamo parlato giorni fa, ma ci piace la locuzione latina repetita iuvant.
La nobile iniziativa è del Partito Animalista Italiano ed è dedicata ai tanti martiri a quattro e due zampe che hanno trovato sulla loro strada la ferocia dell’uomo. Solo inasprendo le pene e puntando ad una condanna certa per chi commette reati contro gli animali, da scontare in carcere, è possibile definirci esseri umani.
Ora inizia un iter che, si spera, possa concludersi nel dare giustizia agli oramai insopportabili animalicidi e riconsegnare dignità alla nostra società civile.
“Una legge – ha dichiarato il Presidente Cristiano Ceriello – assolutamente necessaria visti gli inarrestabili atti di violenza che aumentano di giorno in giorno. I partiti tradizionali hanno in merito un concetto elettoralistico, tant’è che le normative vigenti, ad oggi, non hanno prodotto alcuna seria condanna”.
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