È una ricorrenza che coinvolge tutti gli animalisti del mondo. Un tributo alla natura e alla salvaguardia di uno dei doni più preziosi del creato: gli animali.
Forse non c’è, oggi, sentimento più nobile che ci possa distinguere come persone civili in un contesto in cui il genere umano sta perdendo il lume della ragione.
È stato lo scrittore ed editore tedesco della rivista Mensch und Hund / Man and Dog Heinrich Zimmerman (1887-1942) l’ideatore di questa festa celebrazione che dal 1929 si svolge in concomitanza con la festività di S. Francesco d’Assisi, il santo che parlava con gli animali.
Oggi, questo evento viene celebrato in diversi modi, indipendentemente da nazionalità, religione, fede o ideologia politica.
Si tratta di una missione il cui fondamento principale è quello di “aumentare lo status degli animali al fine di migliorare gli standard di benessere in tutto il mondo, mobilitando i movimenti animalisti in una forza globale per rendere il pianeta una terra migliore, dove ci sia posto per tutti gli animali”.
L’ambiente è la sorgente di vita di Tutti gli esseri viventi e la sua difesa, unitamente al rispetto dei diritti degli animali, è il fulcro della conservazione della natura e della vita umana. Per questo sono sacre, come una religione.
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