Una notte mentre Siddhârta meditava sotto l’albero Bodhi, gli animali si riconciliarono fra loro:

 

Allora lo Spirito si fece sentire dagli abitanti dell’India, nonché dagli uccelli e dalle bestie. Nella prateria e nella giungla l’amicizia regnò fra le creature; il daino maculato senza timore vicino al luogo dove la tigre allattava i piccoli, le pantere si abbeverarono allo stagno accanto al capretto, le lepri vagarono sotto la roccia sulla quale l’aquila poggiava leggermente il suo becco crudele. Il serpente scaldava al sole la sua pelle dai riflessi di gemma e rendeva inoffensivi i suoi denti veleniferi; il nibbio liberava il fringuello che andava a fabbricare il suo nido; gli alcioni di color smeraldo sognavano, mentre i pesci giocavano accanto a loro; e l’avvoltoio non cacciava, mentre le farfalle di colore blu ed ambra volteggiavano intorno a lui”.

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