Al punto 16 del programma di Fratelli d’Italia, il partito politico che oggi governa l’Italia, un’idea sulla tutela dei diritti degli animali, sebbene striminzita, molto striminzita, la troviamo. Ma dallo scrivere al porre in essere ancora siamo a “caro amico ti scrivo”. Non che i vecchi governi fossero illuminati e illuminanti su questi temi.
Il difensore della natura e quindi degli animali non fa distinzioni di partito quando si parla di questi argomenti.
Al dunque, dal nuovo governo, traduciamo le solite “realizzeremo, salvaguarderemo, rafforzeremo, promuoveremo, incentiveremo” e simili dichiarazioni d’intenti.
Nello specifico stralciamo quanto segue: “A tutela degli animali: inasprire le pene per i reati contro gli animali; campagne di formazione e informazione sul loro rispetto; fermare la tratta illegale dei cuccioli provenienti dall’Est Europa; riconoscimento del ruolo sociale e terapeutico degli animali d’affezione”.
Gentile Presidente, sapesse quante cose avrebbe potuto scrivere e realizzare davvero, guadagnandosi la stima di tutti coloro (anche di quelli che non l’hanno votata) che sperano da troppo tempo in un cambiamento di civiltà!
Sì, diceva bene Ortega Y Gasset che: “Amare l’ambiente in cui viviamo è l’unico modo per salvare noi stessi e i nostri figli dalla scomparsa di tutto ciò che di bello c’è nel mondo e della vita come la conosciamo”.
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